Mio marito l'altro giorno, vedendomi un po' mogia, con tutto l'amore coniugale di cui disponeva mi ha detto: "Vuoi che ti aiuti a mantenere vivo il blog, scrivendo ogni tanto io qualcosa, stile testimonianza di marito - di - creativa?"
L'ho trovata subito una bellissima idea....con tutto quello che devo fare e il poco tempo libero che mi resta in questi giorni, un aiuto non si rifiuta mai! Ma adesso non ne sono più tanto convinta: ve lo immaginate cosa può arrivare a raccontare un uomo che ha creato addirittura una pagina Facebook in cui si possano rifugiare tutti i mariti, fidanzati, compagni e parenti vari disperati di noi creative???
Lo so, mi sono incastrata da sola ed ora non ho più via di scampo! Quindi siate clementi e comprensive...ma soprattutto ricordate che le cose che verranno scritte in questa rubrica non sempre saranno condivise dalla sottoscritta.
Ed ora lascio la parola al Rifugiato.
E SE IL RIFUGIATO... – “ABILMENTE”
E ti ritrovi seduto in cucina al fianco della tua “creativa”
e mentre lei approfitta delle poche ore di calma che la sera ci offre per
crocchettare-bigshottare-cucire-imbottire-impuntare etc etc etc, tu ti metti a
navigare e a curiosare in internet.
Il tuo sguardo si appoggia per un attimo su alcuni post che
vedi nella tua pagina del Faccia-libro e leggi che sta per arrivare un evento
dal quale sai già che non hai via di scampo.
Prendi il coraggio a piene mani, fai un bel respiro, guardi
la tua “principessa in versione work in progress”, addobbi il tuo viso con un
bel sorriso e uno sguardo innamorato, pensando di risultare simile al volto del
tanto desiderato George Clooney (ma in realtà il risultato assomiglia più alla
faccia ebete di Mr.Bean) e te ne esci con una frase tipo: “Amore… hai visto che
tra poco c’è Abilmente a Vicenza? Vuoi che ti accompagni?” e mentre stai
completando questa frase già ti rendi conto che i kamikaze non son nulla se
paragonati a te: loro scelgono una morte veloce, tu SCEGLI una lenta e dolorosa
tortura…
La sedia della creativa inizia a tremare come un razzo
pronto al lancio, la tua donna viene avvolta da un’aura luminosa che riempie la
stanza e, mentre lei cerca di trattenersi dal cominciare a ballare per tutta la
stanza, con una filino di voce ti dice “Ma no… non serve andare… sai che non
abbiamo soldi da sprecare… veramente… mi fa lo stesso… non preoccuparti… non mi
serve andare lì….”.
In realtà, in cuor suo la creativa sa già che hai deciso di accompagnarla
e che alla fiera ci andrà!
E allora via con i grandi preparativi per la fiera: si
scaricano i coupon con le riduzioni per l’ingresso, si va a fare la spesa ad
hoc per l’occasione, si prepara tutto il necessario per riuscire a sopravvivere
una giornata fuori casa con il tatone, si inserisce l’indirizzo esatto nel
navigatore e…. si parteeeee!
Ora… non so se siete mai stati ad una fiera del genere (ma
che ve lo chiedo a fare?!?) … io ero abituato ad andare a fiere attinenti al
mio lavoro (macchinari e tecnologie per lavorazione dei metalli) e lì hai la
possibilità di camminare con calma tra i vari stand, di guardare i macchinari
in funzione, di parlare e chiacchierare con i vari rappresentanti che magari ne
approfittano anche per offrirti qualche stuzzichino e un calice di pro secchino.
In quelle fiere trovi calma e tranquillità e, per quanto grandi siano, riesci a
visitarle senza subire traumi né fisici, né psichici.
Ma ad Abilmente è tutto diverso… per entrare ad Abilmente
devi essere un guerriero pronto a tutto…
ABILMENTE devi schivare migliaia di donne che non hanno
occhi per guardarsi attorno, ma che puntano uno stand o un oggetto e tutto ciò
che c’è in mezzo tra loro e l’oggetto del desiderio va annientato.
ABILMENTE
devi schivare centinaia di trolley che vengono trascinati distrattamente per le
strette corsie tra una fila di stand e l’altra… (che poi io mi chiedo… il
trolley??? Ma non c’è una merceria vicino a casa? Non esiste il commercio on
line? Proprio in fiera bisogna comperare TUTTO??????????).
ABILMENTE devi
cercare di proteggere tuo figlio che, seduto sul passeggino, si becca in faccia
borse, borsette, borsoni e quant’altro di tutte quelle donne che ABILMENTE
stanno cercando l’oggetto del proprio desiderio…
ABILMENTE devi cercare di sopportare
il frastuono di migliaia e migliaia di donne che chiacchierano, chiacchierano,
chiacchierano, chiacchierano….. (scusate… io lavoro in una piccola
fabbricchetta di soli uomini e neppure se teniamo accesi tutti i macchinari non
raggiungiamo i decibel presenti in fiera… non sono abituato!!!)
Per fortuna… tutte le cose belle durano poco (HAHAHA) e
quando la moglie chiede “Andiamo a casa?!?” il Rifugiato, con faccia quasi
dispiaciuta, amABILMENTE risponde… “sei proprio sicura?” ma dentro la sua testa
già è partita una sagra paesana con musica, fuochi d’artificio e porchetta allo
spiedo.
InevitABILMENTE, la coraggiosa famigliola deve affrontare di
nuovo tutta la matassa di gente per raggiungere la tanto agonata uscita … sono
giornate come queste che ti fanno tanto amare e desiderare la tranquillità di
casa.
Ti allontani da quel girone infernale chiamato FIERA e ti
par di sentire ancora le vocine di quelle millanta creative che ti rincorrono e
che ti dicono “A presto! Ritorna!”…
OTTOBRE NON E’ POI COSì LONTANO….
Ottimo resoconto, cari Rifugiato. Sappiamo bene che rischiamo il divorzio ogni volta che certi eventi ci travolgono, ma esiste anche la versione "Io, creativa in Fiera con mio marito appresso" e ti assicuro che non è meno impietosa! Sai cosa significa essere all'apice dell'eccitazione, voltarti e vedere tuo marito in versione 'spetto-che-mi-giro-così-non-vede-lo-sbadiglio? O peggio ancora, quando passi davanti allo stand della blogger più famosa d'Italia e ti senti dire a fianco:"vabbè, per me sei più brava tu", e comprendi che l'amore è più forte... ma c'è un limite a tutto e vorresti strozzarlo!
RispondiEliminaQuesto e tanto altro...meditate, mariti, meditABILMENTE!!
ma sai che c'è?? a me tutto sommato le fiere piacciono e mi piace curiosare qua e la e farmi i giretti con mia moglie... quello che mi manda un po' fuori di testa è vedere le millanta persone che in occasione della fiera vengono prese da frenesia nevrotica impulsiva-esplosiva e perdono ogni cognizione di cosa sia la buona educazione... per quanto riguarda il "sei più brava tu" anch'io son fatto così ma diciamoci la verità... per esporre in fiera basta avere soldi per comperarsi lo spazio... sinceramente ho visto delle cose che sarebbero da bandire dall'universo creativo ;)
Eliminanon è valido lamentarsi, lo hai proposto tu! :)
RispondiEliminaBella bella l'idea della rubrica gestita dal Rifugiato! :)
Lo so Francesca che l'ho proposto io... e il brutto è che in fondo in fondo voglio pure tornarci.... soffro di autolesionismo? mah... :D
EliminaPer ben 2 volte il mio compagno mi ha portata al Carrefour del Patchwork a Saint-Marie-au-Mines... le ultime mostre le ho viste da sola perchè lui dormiva in macchina! HA!HA!HA! Ma anche nel mio caso era stata una sua idea, quindi...
RispondiEliminahahaha pover'uomo!!! digli che lo capisco benissimo!
EliminaOh santo cielo muoio dal ridere!!!
RispondiEliminaCerto che proprio Dio li fa e poi li accoppia!
ahahahahah
Questa rubrichetta mi piace proprio tanto!
Stai attenta che va a finire che ruba il blog! ;-)
grazie Ely! comunque non temere... non rubo nulla... partecipo solamente ;)
Eliminasiete troppo forti, sto morendo dalle risate, sono prorpio contenta di seguirvi. Io ci vado da sola alle fiere, è uno strazio vedere mio marito dietro, io gli dico che se portavo il cane era più entusiasta!! comunque è lo stesso per me quando mi fa vedere i negozi della apple o i vari mediaworld e negozi tecnologici, non me ne può fregar di meno!!!
RispondiEliminagloria
hahahaha!!! Grazie Gloria!!! bisognerebbe attrezzare un'area apposita per mariti disperati in queste fiere...
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